Alle scuole del Carmine – I ragazzi del Classico e gli studenti del CPIA

Istituto scolastico: I.I.S. G.B. Vico – Umberto I – R. Gagliardi, sez. Classica – Ragusa
Docente: Giovanna Inguanti
Classi: III A
Tutor videomaker: Andrea Giannone


La scelta del tema

Il progetto Origines, che ha coinvolto la classe III A dell’indirizzo Classico dell’I.I.S. “Vico-UmbertoI-Gagliardi” di Ragusa, nasce dalle suggestioni ricavate durante la frequenza della seconda edizione del corso di formazione per docenti sulla Public History “Alla scoperta di Ragusa e del suo patrimonio culturale”, organizzato dal Comune Di Ragusa e dall’Ecomuseo CARAT e in particolare dall’incontro con il dott. Vincenzo Cassì, Direttore dell’Archivio di Stato di Ragusa, e dalla notizia da lui raccontata di un gruppo di monaci che, di notte, a metà degli anni ’50 del secolo scorso, si erano calati dai tetti dei locali annessi al Convento del Carmine, che erano stati loro sottratti per essere destinati ad uso civile e usati come aule per gli studenti Ginnasio appena nato.

Scopo del laboratorio era quello di realizzare un prodotto digitale, insieme ai propri alunni e con il supporto di un videomaker professionista, a partire da luoghi del patrimonio culturale della città. Partendo dalla tematica di Educazione civica prevista per le classi terze, riguardante la Cittadinanza attiva, desideravo che i miei alunni sperimentassero in prima persona, attraverso il confronto con delle fonti primarie, alcuni aspetti fondamentali della ricerca storica, partendo, però, da un tema a loro familiare come il percorso di studi da loro scelto, quello ad indirizzo Classico. 

Le scuole del Carmine e l’incontro con gli studenti del CPIA

Il punto di partenza, dunque, non poteva che essere il luogo in cui tutto ha avuto inizio, cioè l’Istituto religioso che accoglieva le scuole “O’ Carmine” e che oggi accoglie gli studenti del CPIA. 

Fra le celle di quel convento venne istituito il primo Ginnasio a Ragusa nel 1881. Presso lo stesso convento già nel 1865 era stato creato un Istituto elementare. In seguito all’Unità d’Italia molti ordini monastici o ecclesiastici, privi di un’utilità sociale erano stati soppressi e i rispettivi edifici espropriati e impiegati per fini dello Stato. Nel Regno delle due Sicilie (e in generale nell’Italia meridionale) non erano presenti, se non in qualche rara occasione, edifici adibiti ad uso scolastico, pertanto la maggior parte dei monasteri e dei conventi vennero utilizzati per tale scopo. 

Questo primo Ginnasio era composto dal triennio di quella che successivamente avrebbe preso il nome di “scuola media” e dal primo biennio della scuola superiore, che fino a tempi piuttosto recenti ha mantenuto il nome di “Ginnasio” (il “Liceo” propriamente detto era formato dagli ultimi tre anni della scuola superiore). Per frequentarlo era necessario il pagamento di una retta scolastica che costituiva un impedimento non indifferente per la maggior parte delle famiglie: questa è anche una delle motivazioni per cui il Liceo Classico è stato per molto tempo considerato una “scuola d’élite”. Nel 1884 divenne un Liceo governativo (pubblico). Tuttavia, chi voleva completare gli studi ginnasiali era costretto a frequentare l’ultimo triennio della scuola secondaria a Modica, all’epoca capoluogo di Circoscrizione, presso il Liceo Classico “Tommaso Campailla”. Questa dipendenza di Ragusa nei confronti di Modica durò fino al primo Novecento, quando Ragusa, diventata capoluogo di provincia nel 1927, grazie all’azione di Filippo Pennavaria, ebbe il suo Liceo Classico. 

Le fasi del laboratorio

Il laboratorio si è articolato in tempi diversi. 

Nella prima fase, gli alunni si sono occupati della ricerca per ricostruire il contesto storico, analizzando e interpretando i documenti presenti nell’Archivio di Stato di Ragusa, nell’archivio della scuola e in quello del Comune di Ragusa. Altri documenti e pubblicazioni sono stati  forniti dagli esperti e dagli appassionati di storia locale. 

Nella seconda fase, gli studenti hanno realizzato delle interviste ad alcuni ex alunni che hanno frequentato il Liceo in anni diversi. 

Nella terza fase  gli alunni hanno visitato i locali annessi al Convento del Carmine, sede storica del Liceo Classico e che oggi ospita gli studenti del CPIA. Durante la visita gli studenti hanno avuto la possibilità, insieme al prof. Flaccavento di ricordare quanto già studiato e dall’incontro con gli studenti del CPIA ne è scaturito un proficuo scambio di esperienze.


Classe e studenti

Classe III A Liceo Classico: Ancione Giovanni, Antoci Maria Sole, Assenza Flavia, Battaglia Gabriele, Caruso Giorgio, Carluccio Giulia, Di Martino Sofia, Fiorenzo Roberta, Floridia Rossana, Infurnari Anna, Iuvara Annalisa, La Perna Matteo, Leggio Federica, Massari Emiliano, Molè Lucia, Moriconi Marco, Pluchino Sofia, Sichera Federica.


Ringraziamenti

Per le testimonianze e le informazioni ricevute: Sig. Gianni Iurato, Prof. Giorgio Flaccavento, Sig. Mercurio Battaglia, Sig.ra Maria Giovanna Fanelli, Sig.ra Cettina Iuvara.

E inoltre: la Dirigente scolastica dell’I.I.S Vico-Umberto I –Gagliardi, Prof.ssa Nunziata Barone, il personale docente e non docente del Liceo Classico per la disponibilità nei confronti dell’iniziativa; 

L’Archivio di Stato di Ragusa e il Direttore, Dr. Vincenzo Cassì, per l’ospitalità; 

la Prof.ssa Francesca Flaccavento per la documentazione fornita;

la Dirigente scolastica, Dott.ssa Anna Caratozzolo, i colleghi e gli studenti del CPIA di Ragusa per la gentile ospitalità.


ALLEGATI 

Ricerche e spunti di approfondimento