La storia di questo monumento è datata 1620 e inizia con l’istituzione del Conservatorio che doveva raccogliere le fanciulle povere, soprattutto quelle orfane di padre. Sorge accanto alla chiesa di Santa Maria la Grazia, che assunse successivamente il nome di Santa Teresa. Nel 1696 l’Istituto assume la denominazione di Monastero di Santa Teresa.

Tra gli anni 60 e 70 del Novecento l’edificio, a causa della mancanza di manutenzione, diventa fatiscente fino a quando, tra il 1985 e il 1989, il Comune di Ragusa non ne entra definitivamente in possesso. Dopo un primo intervento di restauro nel 1991, nel 2002 il monumento viene adibito a sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere.

Il laboratorio ha avuto come focus il viaggio: dalla scoperta alla conoscenza, dall’appartenenza alla scelta della cura. Svolgere la ricerca e realizzare il video hanno suscitato un’attenzione inedita e uno sguardo nuovo su una realtà che si pensava come già conosciuta, ispirando un testo creativo con accenti lirici.

“Aver cura”: questo dovettero immaginare i nostri concittadini nel 1620 quando decisero di creare per i più deboli un luogo di accoglienza e di solidarietà, segno di sviluppo e civiltà. Scoprire dopo più di 300 anni che questi valori continuano a essere praticati dai giovani studenti universitari che animano oggi Santa Teresa è “vivere” la continuità.

E’ stato un immenso privilegio aver vissuto questi luoghi come luoghi della memoria, attraverso i ricordi e i racconti di un anziano che è stato orfano e che in luoghi come questo, in un collegio, ha vissuto. Ha raccontato tra le lacrime le emozioni. Ha fatto emergere altre storie, come quella del nonno di Clea, la studentessa scelta dai compagni per il ruolo di lettrice.