LA TOMBA DEI “PICIALUORI” – Cimitero di Ragusa superiore

Laboratorio della classe: IV A LES – I.I.S.”G.B.Vico -Umberto I – R.Gagliardi” Ragusa

Prof.sse Maria Cicero e Maria Tumino
Tutor videomaking: Andrea Giannone
Nel cimitero di Ragusa superiore il monumento eretto presso la Tomba dei “picialuori”, i minatori impegnati nell’estrazione della pece, è in stato d’abbandono. Eppure il suo valore simbolico è molto alto: quel monumento e quella tomba collettiva potrebbero essere riconosciuti come un “luogo della memoria” per non dimenticare una parte così rilevante della storia economica e sociale della comunità ragusana.
L’attività di estrazione della pece nel ragusano ha avuto inizio nel corso dell’800; è datata invece 8 febbraio 1902 la richiesta al Comune di Ragusa da parte di L.Bisani, Presidente della Società di Mutuo Soccorso United Limmer (legata alla United Limmer & Co. concessionaria per l’estrazione della pietra pece) di uno spazio cimiteriale dove poter erigere una tomba per i “picialuori”, ovvero i soci della Società di M.S: Limmer. Pochi giorni dopo, il 10 Marzo, il Comune deliberò per l’accoglimento della richiesta e fu così assegnato un terreno del cimitero di Ragusa superiore nell’area denominata “Collinetta”. Qui fu eretto il complesso monumentario con la tomba comune e l’ossario. Al centro dell’area tombale, su un piedistallo, si erge una colonna in pietra pece sormontata da una statua in terracotta raffigurante un minatore con piccone, incudine e vari attrezzi da lavoro.
Nel corso della prima fase di ricerca, condotta presso l’Archivio di Stato, gli studenti hanno avuto modo di consultare documenti di epoca diversa riguardanti l’attività estrattiva della pece, le condizioni lavorative dei minatori, la storia delle lotte sindacali. Il sig. Gianni Iurato, un appassionato cultore di storia locale la cui famiglia d’origine faceva parte dell’ampia comunità dei “picialuori”, ha condiviso con gli studenti informazioni, esperienze e racconti tramandati. Vincenzo Cascone, direttore artistico di Festiwall e fondatore dell’Ass. Culturale Pandora, ha spiegato come il murales dell’artista Ligama, realizzato per Bitume Platform nel 2020, presso l’ex fabbrica Ancione, abbia preso ispirazione dalla statua del Picialuoro – oggi sorretta da tubi innocenti – dandone una nuova lettura.