LA FAME E LA GUERRA I documenti, il testimone, il professore
Istituto scolastico: Istituto comprensivo “Maria Schininà” di Ragusa
Docenti: Viviana Distefano (referente e coordinatrice), Emanuela Biazzo, Osmida Agosta
Dirigente Scolastico: Lucia Palummeri
Classi: 3C della Scuola Secondaria di Primo Grado
Tutor videomaker: Andrea Giannone
Gli alunni della classe 3C: Antoci Ivan, Campo Federica, Cappello Maria Noemi, Carfì Alessandro. Carnemolla Giuseppe, Caruso Nicolò, Caruso Vittoria, Cascone Helen, Dawood Ibrahim Mohamed, Dawood Ibrahim Mukhtar, Firrito Adriano, Floresta Rita Maria Teresa, Gashi Nazmi, Giampiccolo Emanuele, Iacono Alessio, Leggio Carla, Marletta Nicolò, Molè Sofia, Ragusa Daiana Nicoletta, Raniolo Giuseppe, Saraceno Daniele Schininà Emanuele, Tidona Rachele, Tuminello Emanuela, Tumino Ginevra, Tumino Giuseppe,Tumino Rachele.
Esperti e testimoni: signor Giovanni Gambina, prof. Rosario Mangiameli
Descrizione del progetto
Il laboratorio
Il laboratorio di public history, dedicato alla storia della vita quotidiana nei paesi iblei durante il secondo conflitto mondiale, ha fortemente stimolato l’attenzione degli allievi per la storia del territorio e di quanti in quel periodo erano solo bambini o adolescenti. Il percorso ha avuto quindi lo scopo di rendere gli alunni edotti su un avvenimento di storia locale e su particolari aspetti relativi alla cultura materiale.
In premessa il prof. Gianpaolo Fissore ha avuto un incontro (2h) con gli studenti illustrando, nel quadro generale del secondo conflitto mondiale, il ruolo della Sicilia. Gli alunni hanno approfondito con materiale cartaceo.
Successivamente gli alunni hanno avuto un incontro con il videomaker Andrea Giannone che li ha introdotti nell’uso dei mezzi per effettuare riprese audiovisive e in particolare interviste. Nel corso delle attività successive gli alunni hanno avuto modo di sperimentare nella pratica quanto appreso.
L’Archivio di Stato di Ragusa è stato il luogo privilegiato per la ricerca di documentazione relativa all’infanzia abbandonata sotto la guida del Dott. Cassì, direttore dell’Archivio di Stato. Altra documentazione ricca di spunti di riflessione è stata quella relativa alla richiesta e all’erogazione degli aiuti dello Stato alle famiglie dei militari. Alla mattinata in Archivio, dove gli alunni hanno individualmente compilato una scheda di analisi sui documenti analizzati è seguito in classe il lavoro di confronto e discussione per il tempo di due ore.
Dopo l’analisi delle fonti documentarie si è svolto un incontro con il Prof. Rosario Mangiameli dell’Università di Catania, che ha recentemente pubblicato il volume Guerra e desiderio di pace. La Sicilia nella crisi del 1943 (Viella 2025). Le domande degli studenti hanno riguardato il tema della “fame” ma anche le motivazioni che hanno indotto l’autore a dedicare anni della sua vita alla ricerca su questo particolare periodo storico.
L’incontro successivo è stato con Giovanni Gambina, un testimone d’eccezione. Orfano di padre nel 1943, il sig. Gambina conobbe l’orfanotrofio, la fame, l’umiliazione. È autore di uno stimolante libro di memorie edito nel 2005 e ristampato nel 2022.
A conclusione del laboratorio è stato prodotto un breve documentario, che verrà proiettato in una delle piazze principali della città subito dopo la chiusura della scuola. Saranno gli studenti, e la nostra scuola insieme alle altre, i protagonisti della serata.
Discipline coinvolte/attività formative trasversali
La tematica scelta rientra nell’ambito delle attività di educazione civica ma con ricadute e coinvolgimenti in altri ambiti: prima di tutto la storia e l’italiano per la produzione di testi. Per quanto riguarda il sapere storico, un’attenzione particolare è data alla storia locale per quanto riguarda gli aspetti della vita quotidiana durante la guerra. Le condizioni dei più poveri, a causa del venir meno dei rifornimenti alimentari, divennero ancora più gravi, al limite della sopravvivenza.
Quanto accadde allora si ripete, ahinoi, anche oggi in varie parti del mondo, lì dove esplodono le guerre.
Obiettivi dell’attività di public history
Il progetto didattico incentrato sulla ricerca sulle condizioni di vita nel ragusano durante il conflitto mondiale è stato utile al fine di acquisire conoscenze sulla storia della seconda guerra mondiale in generale e della realtà locale in modo particolare oltre che sulla storia della vita quotidiana delle generazioni che ci hanno preceduto attraverso l’analisi di fonti documentarie e orali. È servito a sviluppare competenze sia disciplinari sia trasversali e di cittadinanza.
Il lavoro in gruppo ha richiesto di compiere ricerche e di affinare le competenze di scrittura e di comunicazione multimediale; ha consentito inoltre di conoscere l’ambiente in cui si vive, di riflettere sulla propria identità, di riappropriarsi del passato così da non dimenticarlo, scoprendo che ogni territorio ha una propria importante storia, utile per capire anche la storia di altre parti del mondo anche nella nostra contemporaneità.
Il documentario realizzato, che documenta l’attività svolta, le interviste agli studiosi e al testimone, saranno oggetto di condivisione in un evento pubblico finale in cui attraverso quanto si è fatto gli alunni saranno protagonisti.
Coinvolgimento e partecipazione degli studenti: considerazioni complessive
Il progetto ha consentito ai ragazzi di entrare in relazione con soggetti esterni alla scuola, quali il Direttore dell’Archivio di Stato di Ragusa, che li ha guidati nella ricerca delle fonti documentarie, un docente esterno che ha assolto anche la funzione di tutor, un professore Universitario che ha accettato di essere intervistato e un anziano cittadino ragusano, testimone delle condizioni di vita della popolazione più povera. Queste esperienze sono state importanti perché hanno fatto capire ai ragazzi che hanno la possibilità di conoscere la realtà (di ieri e di oggi) per poter intervenire in maniera positiva nella contemporaneità; per fare questo, possono poter contare sulle istituzioni, sulla società civile, sulle persone di diverse generazioni ed esperienze.
I ragazzi inoltre hanno sviluppato attraverso le varie attività la capacità di lavorare cooperando per risolvere i problemi e realizzare quanto progettato.
Caratteristiche di public history
La motivazione di questo percorso è da ricercarsi nella necessità di rendere consapevoli gli alunni del passato del territorio della città in cui vivono alimentando sentimenti di appartenenza e atteggiamenti di impegno e responsabilità.
In linea con le raccomandazioni dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza contenute nelle Linee Guida del Decreto del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia del 12 luglio 2022, attraverso la promozione della public history si tende a realizzare la ricerca e la comunicazione della storia in pubblico. La classe coinvolta nel progetto è frequentata da alunni stranieri per cui la conoscenza del territorio di Ragusa ha facilitato il processo di integrazione dei ragazzi e delle loro famiglie all’interno della comunità e ha accresciuto il loro senso di appartenenza ad essa.
