IL TERREMOTO E LA RICOSTRUZIONE – Leggere il territorio, le carte, le vie della città

Istituto scolastico: Istituto comprensivo “Maria Schininà” di Ragusa
Docenti: Viviana Distefano (referente e coordinatrice), Emanuela Biazzo, Osmida Agosta
Dirigente scolastico: Lucia Palummeri
Classi: 2B e 2D della Scuola Secondaria di Primo Grado
Tutor videomaker: Andrea Giannone

Gli alunni della classe 2B: Amarj Anja, Ben Chaabane Fahed, Cavallo Damiano, Covato Serena, Desi Mavie, Ferrisi Aurora, Fiore Roberta, Gurrieri Delia, Idrizaj Emanuela, Izvori Agnesa, Kalemaj Leonel, Kamberaj Martin, Kushova Leandro, Licitra Marco Pio, Massari Martina, Milazzo Greta, Mule’ Terranova Noah, Puglisi Simone, Sbezzi Eugenio, Schembari Adriano, Slama Moetez, Sortino Elisa, Tumino Alessia.

Gli alunni della classe 2D: Baglieri Rosario Emanuele, Baglieri Serena, Ben Chaabane Chaine, Borrometi Mya, Carfi’ Giosue’, Cutello Gabriele, Di Marco Giuseppe, Giannone Ludovica, Incardona Melissa, Jelassi Mohamed Ali, Kalemaj Elidjon, Koleci Uesli, Licitra Martina, Marante Giulia, Pluchino Cristian, Raniolo Martina, Schembari Daniele, Sciacchitano Chiara, Sulloraj Brajan, Tudor Brianna Alessandra, Tufa Daila, Tumino Lucia, Tumino Sofia, Zheku Francesco.

Gli esperti: Prof. Giorgio Flaccavento, Dott.ssa Giovanna Cascone.

Descrizione del progetto
Il laboratorio
Al centro del laboratorio di public history è un evento della storia moderna che ha segnato profondamente il territorio dove vivono gli alunni: il terremoto del 1693 che rase al suolo le città del Val Di Noto, allora sotto la dominazione spagnola, poi ricostruite in stile tardo barocco. Oggi le città del Val di Noto, fra cui Ragusa, sono sito Unesco. La ricerca ha coinvolto i ragazzi grazie anche alla collaborazione di esperti ed enti diversi. Il prodotto finale è un documentario, realizzato grazie alla collaborazione di un videomaker professionista Andrea Giannone, che sarà proiettato in piazza di fronte alla comunità ragusana nell’evento finale di giugno. La scuola sarà protagonista.
Nella fase preliminare: 2 ore sono state impiegate per una introduzione sugli eventi del terremoto del 1693 utilizzando materiale video (visionato alla lim) e materiale cartaceo; 4 ore sono state utilizzate per gli incontri con il videomaker Andrea Giannone come si costituisce una troupe di ripresa e sull’uso dei mezzi di ripresa visiva e sonora.
L’Archivio di Stato di Ragusa è stata meta privilegiata per la ricerca e lo studio di documenti storici relativi alla ricostruzione del dopo terremoto. Gli alunni si sono avvalsi della competenza e della guida del Dott. Vincenzo Cassi’ direttore dell’ Archivio di Stato. L’attività in archivio ha occupato un tempo di tre ore e gli alunni hanno potuto visionare documenti del fondo notarile.
Individualmente hanno compilato una scheda di analisi sui documenti analizzati. In classe il lavoro svolto in Archivio è stato oggetto di confronto e discussione per il tempo di due ore.
La Dott.ssa Giovanna Cascone, geologa, ha guidato gli studenti in una passeggiata esplorativa in direzione Ibla e Cava San Leonardo per fare “leggere” alcuni dei segni che consentono di formulare delle ipotesi dal punto di vista geologico sul modo in cui il terremoto ha modificato il paesaggio. La passeggiata geologica ha occupato un tempo di cinque ore. Gli alunni sono stati divisi in gruppi: gruppo dei cartografi, gruppo dei disegnatori, gruppo dei fotografi, gruppo degli osservatori. Prima
dell’incontro con la geologa è stato predisposto del materiale idoneo allo svolgimento dell’attività (cartine geologiche). La rielaborazione di quanto svolto nella passeggiata ha occupato un tempo di due ore di attività al pc, la restituzione alla classe dell’attività attraverso la proiezione di un prodotto multimediale ha occupato un tempo di due ore.
Il prof. Giorgio Flaccavento, storico e storico dell’arte, ha guidato gli studenti nel centro storico di Ragusa per rilevare i monumenti presenti e successivi alla ricostruzione del 1693. La passeggiata per le vie di Ragusa ha occupato un tempo di tre ore. La discussione in classe di quanto appreso durante la passeggiata due ore.
Sia in Archivio che durante gli incontri con la geologa e con lo storico dell’arte i ragazzi sono stati sollecitati a porre domande e a manifestare riflessioni e opinioni. Alternandosi sono stati coinvolti in ruoli diversi nelle troupe di ripresa.

Discipline coinvolte
La tematica scelta è stata principalmente un’attività di educazione civica che ha interessato comunque altri ambiti di interesse pertinenti la geografia, l’italiano per la produzione di testi descrittivi, la storia nonché aspetti naturalistici e artistici del territorio ibleo.

Obiettivi dell’attività di public history
Il progetto didattico, incentrato sulla scoperta e sul racconto del territorio, è utile al fine di acquisire conoscenze di ambiti disciplinari diversi e per sviluppare competenze sia disciplinari sia trasversali e di cittadinanza.
Prevede infatti il lavoro in gruppo, richiede di compiere ricerche e di affinare le competenze di scrittura e di comunicazione multimediale; consente inoltre di conoscere l’ambiente in cui si vive, di riflettere sulla propria identità, di riappropriarsi del passato così da non dimenticarlo, scoprendo che ogni territorio ha una propria storia che vale la pena ritrovare e raccontare. Nel corso della “passeggiata geologica” per la visita ai luoghi naturalistici gli alunni sono stati avviati ad un processo di nuova ricerca e di costruzione del sapere e non sono stati fruitori passivi di informazioni. La visita in archivio e l’attività svolta in archivio hanno avuto lo scopo di fare scoprire
le fonti documentarie, inducendo a un più affinato lavoro di ricerca degli alunni. La passeggiata al centro storico di Ragusa con lo storico dell’arte ha come acceso dei fari sulla città in cui si abita ma di cui si ignora la storia.

Prodotti dell’attività di public history
Gli alunni hanno codificato quanto appreso durante la passeggiata geologica e la visita didattica ai monumenti di Ragusa superiore post ricostruzione in personali relazioni. L’attività in archivio è stata oggetto di riflessione A conclusione dell’attività è stato realizzato un breve documentario che sarà proiettato in un momento di condivisione pubblica.

Coinvolgimento e partecipazione degli studenti
Il progetto ha consentito ai ragazzi di entrare in relazione con soggetti esterni alla scuola, quali i funzionari dell’Archivio di Stato che li hanno guidati nella ricerca delle fonti documentarie e gli esperti a cui sono state rivolte le interviste. Queste esperienze sono state importanti perché hanno fatto capire loro che hanno la possibilità di intervenire in maniera positiva nella realtà che li circonda e che, per fare questo, possono contare sulle istituzioni e sulla società civile.
I ragazzi inoltre hanno sviluppato la capacità di lavorare cooperando per risolvere i problemi e realizzare quanto progettato.

Caratteristiche di public history
La motivazione di questo percorso è da ricercarsi nella necessità di rendere consapevoli gli alunni del passato del territorio della città in cui vivono alimentando sentimenti di appartenenza e atteggiamenti di impegno e responsabilità.
In linea con le raccomandazioni dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza contenute nelle Linee Guida del Decreto del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia del 12 luglio 2022, attraverso la promozione della public history si tende a realizzare la ricerca e la comunicazione della storia in pubblico. Le classi coinvolte nel progetto sono frequentate da alunni stranieri: la conoscenza del territorio di Ragusa ha facilitato il processo di integrazione dei ragazzi e delle loro famiglie all’interno della comunità e ha accresciuto il loro senso di appartenenza ad essa.