A PALAZZO ZACCO SULLE ORME DEL MAESTRO LEONE

Istituto scolastico: Scuola dell’Infanzia Statale Bruno Munari – Istituto comprensivo Quasimodo-Ventre di Ragusa
Insegnanti: Maria Laura Avellina (referente e coordinatrice), Daniela Giampiccolo, Nunzia Spataro
Dirigente scolastico: Leonardo Licata
Classe: sezione 2
Tutor videomaker: Francesco Bocchieri
I bambini: Jacopo Adamo, Amalia Amante, Emma Armatore, Mattia Attardo, Ludovica Burgio, Tommaso D’Amato, Diana De Petro, Cloe Distefano, Edoardo Garofalo, Aurora Gintoli, Mattia Girasa, Davide Gulino, Giulio Gurrieri, Tommaso Gurrieri, Sveva Lazaridis, Aurora Licitra, Giulio Littara, Gabriele Magro, Alessia Mirabella, Nicoletta Pluchino, Astrid Puglisi, Marco Schembari, Augusto Stanzione, Viola Tumino, Greta Zago.

Si ringraziano: Nino Branchina, Prof.Giorgio Flaccavento, Dott.ssa Clorinda Arezzo, Maria Salonia (nonna di Sveva Lazaridis), Pasquale Zago (nonno di Greta Zago), Maria Criscione (in arte “nonna Rita”, nonna di Cloe Distefano), Associazione Insiemeincittà, Ecomuseo Carat, “Il Museo diffuso dei giochi di una volta”, il Dirigente Scolastico Prof. Leonardo Licata, il Museo di città Palazzo Zacco a Ragusa, il parroco Giuseppe Burrafato della Cattedrale di San Giovanni, il sacerdote Maurizio Di Maria (zio di Nicoletta Pluchino), Padre Cavalieri, Padre Giorgio Occhipinti, la collaboratrice scolastica Lucia Massari.

IL PROGETTO
Descrizione
La scuola dell’Infanzia Bruno Munari, nell’ambito di una scelta collegiale condivisa sull’ “educazione diffusa e sulla comunità (città) educante”, ha adottato da quest’anno un nuovo modo di fare scuola. Attraverso un sistema di pianificazione delle uscite dei bambini durante l’orario scolastico, la scuola raggiunge i luoghi della città che, con le sue risorse umane, paesaggistiche, commerciali, culturali, storiche, etc., si fa carico della loro educazione e dell’educazione permanente degli adulti (docenti, genitori, nonni) che seguono i bambini durante le loro esperienze di educazione diffusa. La scuola non costituisce più l’unico luogo fisico dedicato all’apprendimento ma ha anche il compito di fare sedimentare ciò che la comunità d’appartenenza insegna.
Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza attiva sono stati sviluppati i seguenti percorsi progettuali:
1) “A Palazzo Zacco sulle orme di Giuseppe Leone”, un laboratorio di public history realizzato nell’ambito della IV edizione di “Alla scoperta di Ragusa e del suo paesaggio culturale”
2) “Nonni e nipoti al Museo del gioco” (laboratorio di Public History) in atto sin dall’inizio dell’a. s. 2024/25 e rivolto a bambini, genitori e nonni; tale progetto si
svolge una domenica al mese, nel Polo Museale di Palazzo Zacco in via S. Vito, n.156 a Ragusa.
3) “Il Museo diffuso dei giochi di una volta” a Palazzo Zacco (laboratorio di Public History). Il progetto pluriennale è stato presentato alla sesta conferenza nazionale AIPH, svoltasi a Roma lo scorso anno, ed è stato selezionato al primo posto con la menzione speciale per l’educazione alla cittadinanza.
Il progetto “A PALAZZO ZACCO SULLE ORME DI GIUSEPPE LEONE” è rivolto ai bambini e ai genitori della scuola dell’Infanzia “Bruno Munari” per contrastare e
prevenire la dipendenza passiva dall’utilizzo dello smartphone. Ha l’obiettivo principale di sollecitare i genitori ad abituare i bambini ad utilizzare i mezzi tecnologici per la creazione di contenuti, attraverso le foto scattate durante la partecipazione a laboratori di fotografia condotti dalle fotografe Emanuela Alfano e Federica Siciliano (collaboratrici del famoso fotografo ragusano Giuseppe Leone) nei luoghi del territorio Ibleo fotografati dal maestro Leone che ha documentato il giochi della tradizione a partire dagli anni ‘60. Mentre i bambini giocano nel territorio, con i giochi di una volta (del Museo diffuso) raccontati dai nonni, scoprono e rendono vivo il nostro patrimonio paesaggistico e culturale. In tal modo si favorisce un utilizzo proficuo e ragionato delle fotocamere degli smartphone, di programmi di supporto di conoscenza del territorio quali “Google My Maps”, di bacheche virtuali e programmi di presentazione per documentare le scoperte paesaggistico-culturali nel territorio.
Consapevoli che, se si perdono le tracce del passato, si finisce per smarrire senso e direzione del futuro, per far rinascere il senso di appartenenza al territorio (riscoperto osservando le foto del maestro Giuseppe Leone e valorizzato attraverso la documentazione fotografica prodotta dai bambini e genitori), alle sue tradizioni e ai suoi valori, la scuola organizza una domenica al mese un laboratorio di Public History dal titolo: “Nonni e nipoti al Museo del gioco” nella sala dedicata alle foto del maestro G. Leone, presso il polo museale cittadino, dove i nonni e i bambini si ritrovano insieme al curatore del Museo dei giochi di una volta e all’insegnante referente del progetto Maria Laura Avellina per restituire al territorio ciò che hanno imparato attraverso la rievocazione delle esperienze ludiche legate al territorio ibleo e l’ascolto da fonti orali (nonni/e, storici esperti del territorio) di “cunti” e “canti” (filastrocche in lingua siciliana), parte del nostro patrimonio culturale in via d’estinzione.
Restituzione al territorio
● mostra fotografica delle fotografie dei bambini scattate con gli smartphone dei genitori nei luoghi del fotografo Giuseppe Leone e allestita nella sala del Museo di città di Palazzo Zacco, aperta a tutta la cittadinanza;
● proiezione nella piazza principale (piazza San Giovanni) della città di Ragusa, alla presenza delle autorità cittadine, dell’audiovisivo realizzato nell’ambito del progetto di Public History rivolto a tutte le scuole di Ragusa, “Alla scoperta di Ragusa e del suo paesaggio culturale “ dell’Archivio degli Iblei e dell’Ecomuseo Carat Città di Ragusa.
● Condivisione di archivi fotografici nel sito della scuola e altri siti, creati con l’utilizzo di bacheche virtuali (padlet).
● Condivisione di documentazione fotografica frutto di ricerche effettuate presso archivi pubblici e privati.

Obiettivi dell’attività di public history
● Educare alla cittadinanza attiva attraverso esplorazioni nel territorio e esperienze di documentazione fotografica.
● Scoperta delle tradizioni del territorio e del dialetto.
● Produzione di contenuti per contrastare la dipendenza dall’utilizzo passivo della tecnologia (smartphone).
● Educare all’ascolto.
● Arricchire il lessico.
● Provare ad utilizzare le risorse della rete in maniera costruttiva e creativa.
● Imparare a creare un archivio fotografico scolastico del territorio con l’utilizzo di materiali recuperati da archivi personali e pubblici.
● Imparare a fare comunità
● Provare piacere a stare insieme riappropriandosi del territorio
● Appropriarsi delle risorse del territorio e valorizzarle (Musei, centro storico, luoghi della memoria collettiva).

Bibliografia
Giuseppe Leone. Iblei, Qui è un’altra Sicilia, Plumelia ed. Bagheria. 2022.
Ciccio Schembari, Fotografie di Giuseppe leone. Ragusa dalla società orizzontale alla società verticale – alla ricerca del centro perduto, Edizioni Zuleima Sicilia Punto L., 2020
Marco Rosario Nobile. Barocco e tardo barocco negli iblei occidentali, distretto scolastico 52, Ragusa, Regione siciliana Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali e alla P.I.1997.
Mimí Arezzo. Cara Ragusa, Edizioni Il Gattopardo, Ragusa, 1989
Gaetano Ganci. Ragusa barocca, Sellerio editore, Palermo, 1985
Giuseppe Pitré. Giochi fanciulleschi siciliani, Ed. L. P. Lauriel, Palermo, 2023
Mario Giorgianni, Fotografie di Giuseppe Leone, saggio di Rosario Assunto, La pietra vissuta. Il paesaggio degli iblei, Sellerio edizioni, Palermo. 1978
Giuseppe Barone, Marco Rosario Nobile. La storia ritrovata, gli iblei tra gotico e Rinascimento, Banca Agricola Popolare di Ragusa. 2009
Giuseppe Barone, L’isola mondo, breve storia della Sicilia, Laterza. Bari. 2025
Giuseppe Leone, Pausa pranzo, Edizioni Plumelia. Bagheria,2022
Giuseppe Leone, Ibla la forma della storia, Libreria Paolino Editrice. Milano, 2004
Giuseppe Leone, Salvatore Silvano Nigro, Viaggio nella Sicilia barocca, Fabbri Editori. Milano. 1995
Gesualdo Bufalino e Giuseppe Leone, L’isola nuda, aspetti del paesaggio siciliano, Bompiani, Milano 1990

Allegato
DIARIO DI BORDO